martedì 4 giugno 2013

MULTE AI VIP FATTE SCOMPARIRE INTERCETTAZIONI NELL'UFFICIO NOTIFICHE «Molti hanno visto ma io non parlo»

Indagato un vigile. I "favori" a personalità anche del Comune e della Regione


Non ci sono solo migliaia di verbali stracciati e di ricorsi insabbiati, tra gli atti dell'inchiesta
sull'Ufficio contravvenzioni di Via Ostiense. Ci sono anche centinaia di multe che invece di essere notificate a mano, sono sparite nel nulla. Il colpevole, secondo la procura, potrebbe essere un vigile, Enrico Riccardi, per il quale era stato chiesto l’arresto insieme agli altri indagati finiti in carcere ad aprile per falso ideologico mediante soppressione di atti pubblici. Il suo nome è stato reso noto solo ora e anche se il gip ha respinto la richiesta di arresto, le indagini puntano a scoprire in tempi rapidi quale fosse il suo ruolo. 

L'esistenza di un funzionario infedele, nella sezione Notifiche Manuali, è provata dall'esistenza di intercettazioni telefoniche e ambientali, riportate nell'ordinanza firmata dal giudice. Due frasi, in particolare, pronunciate da due dipendenti dell'ufficio: Silvio Quarra e Massimiliano Montanari. «Più de qualcuno l'ha visto che faceva, io adesso non parlo», dice Quarra. E, ancor più eloquenti, sono le parole che il 21 giugno 2012 escono di bocca a Montanari: «l'amichetto tuo che sta nella stanza, che si sarebbe dovuto preoccupare e che non sta con la coscienza pulita», riferito a qualcuno che, proprio come Riccardi, lavora nella stessa stanza di Montanari.

INDAGINI ALL'ATAC
Spunta anche uno stralcio d'indagine condotto dentro gli uffici dell'Atac: nella sede della municipalizzata dei trasporti hanno luogo la scannerizzazione e la custodia delle relate di notifica delle multe. E proprio da quell'archivio mancherebbero tutti i dati, relativi alle contravvenzioni incriminate: «Gli operatori impiegati presso la suindicata società non hanno provveduto all'inserimento nel sistema delle contravvenzioni», scrive il gip. Non si è trattato, però, né di una svista, né di una dimenticanza: alla sede dell'Atac quelle relate non sono mai arrivate. 

SERVIZIO PRIVILEGIATO
A beneficiare del servizio «privilegiato» svolto dai funzionari infedeli, sarebbero stati tanti. Secondo la procura, non c'è alcun dubbio che la condotta degli indagati, cinque in tutto, sia di tipo doloso, anche tenendo conto della portata del fenomeno e, soprattutto, dei soggetti destinatari del trattamento di favore: «soggetti istituzionali», personalità del Comune e del Consiglio Regionale. E anche numerosi privati cittadini, come Michele Capasso: mancano 32 relate di notifica elevate a suo carico, relative al 2010. Ma il record di sanzioni annullate (più di un migliaio) è dei fratelli imprenditori Bernabei, gli stessi che hanno denunciato taglieggiamenti da parte di un geometra e quattro vigili urbani, ora a rischio processo. I contatti tra i Bernabei e l'Ufficio Contravvenzioni, sarebbero stati «mediati» proprio da un casco bianco. 

L'INTERROGATORIO
Proseguono le verifiche su Tiziana Diamanti e Angelo Vitali, arrestati alla fine di aprile, anche se la prima è stata mandata ai domiciliari, per aver collaborato con la procura. Il secondo, invece, è stato interrogato lo scorso venerdì. Ha dichiarato che tutta la storia delle multe stracciate e dei ricorsi insabbiati sarebbe una sorta di malinteso: aveva raccomandato a Diamanti, sua sottoposta, di «buttare i faldoni da qualche parte». E lei, prendendo quell'ordine alla lettera, li aveva distrutti.

(fonte: ilmessaggero.it)

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