Aveva 91 anni, da una settimana era ricoverata a Trieste
per problemi cardiaci
È morta la notte scorsa a
Trieste all'ospedale di Cattinara l'astrofisica Margherita Hack. Aveva compiuto
91 anni da poco, da una settimana era ricoverata nella struttura triestina per
problemi cardiaci di cui soffriva da tempo. Accanto
a lei il marito Aldo, con il quale era sposata da 70 anni. E Tatiana, la
persona che l'assisteva da tempo. La giornalista Marinella Quirico, amica
personale, con lei fino all'ultimo, ricorda così gli ultimi giorni: «Sono stati
sereni, i problemi di salute che aveva erano pesanti ma li viveva con
leggerezza assoluta».
FRA SCIENZA E POLITICA-
Margherita Hack era nata a Firenze nel 1922. La laurea in fisica ottenuta nel
1945. Fino al 1992 ha insegnato astronomia all'Università di Trieste come
ordinaria. Convinta atea - pare che la prima e ultima volta che entrò in chiesa
fu nel giorno del matrimonio con Aldo che aveva conosciuto ai giardini quando
era una bambina- diceva di preferire il protone al paradiso. Per più di
vent'anni ha diretto l'osservatorio astronomico di Trieste, contribuendone al
rilancio internazionale dell'istituto. Da sempre in prima linea nella
divulgazione scientifica, vince il Premio Linceo dell'Accademia dei Lincei nel
1980. Vegetariana, animalista, appassionata di bicicletta, due anni fa
pubblicò: «I miei primi novant'anni laici e ribelli». Ha collaborato con la
Nasa e con l'Agenzia Spaziale Europea. Per i 91 anni aveva ricevuto una torta
al cioccolato a sorpresa, il suo dolce preferito. A volte spigolosa, la Hack
non ha mai nascosto la sua grande passione per la politica: più volte
candidata, nel 2006 venne eletta alla Camera con il Partito dei Comunisti
Italia, ma lasciò il seggio per tornare a occuparsi di astronomia.
IL RICORDO DELLE ISTITUZIONI- «Ha
servito e onorato l'Italia anche in campo internazionale. Ha rappresentato
nello stesso tempo un forte esempio di passione civile, lasciando una nobile
impronta nel dibattito pubblico e nel dialogo con i cittadini» Queste le parole
del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, commosso dalla scomparsa
dell'astrofisica. Per il presidente del consiglio Enrico Letta «l'Italia e la
comunità internazionale perdono una protagonista assoluta della ricerca
scientifica. Una donna che è stata, inoltre, capace di affiancare con passione
l'impegno professionale a quello sociale e politico. Una testimonianza che
resterà preziosa».
(fonte: corriere.it)
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"Tutta la materia di cui siamo fatti noi l’hanno costruita le stelle, tutti gli elementi dall’idrogeno all’uranio sono stati fatti nelle reazioni nucleari che avvengono nelle supernove, cioè queste stelle molto più grosse del Sole che alla fine della loro vita esplodono e sparpagliano nello spazio il risultato di tutte le reazioni nucleari avvenute al loro interno. Per cui noi siamo veramente figli delle stelle." (M. Hack)