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sabato 15 giugno 2013

UE, SULLE NUOVE AUTO SCATTERA' ECALL

Entro ottobre 2015, tutte le nuove auto dovranno montare a bordo il sistema telematico per la gestione automatica delle chiamate di emergenza in caso di grave incidente stradale. Le proposte dell'Unione Europea
Roma - Per contrastare le più fatali conseguenze degli incidenti stradali, i vertici della Commissione Europea hanno annunciato l'adozione di un pacchetto di proposte volte all'introduzione obbligatoria del sistema telematico eCall. Entro la fine del 2015, tutte le auto nei vari paesi membri dovranno risultare in grado di chiamare automaticamente i servizi di emergenza in caso di incidenti gravi.

Adottato ed accuratamente esaminato dai Garanti della privacy europei, il sistema eCall è specificamente impostato per comporre in automatico il 112 (numero unico d'emergenza europeo) comunicando l'esatta posizione del veicolo ai fini del pronto intervento stradale. eCall sarà in grado di funzionare anche in caso d'incoscienza da parte dell'autista.

"Le proposte odierne costituiscono una tappa fondamentale per aumentare la sicurezza stradale nell'Unione Europea - ha dichiarato Siim Kallas, vicepresidente della Commissione Europea e responsabile per i Trasporti - L'anno scorso sulle strade dell'Unione si sono registrati 28mila morti e 1,5 milioni di feriti. In caso di incidente, ogni minuto è prezioso per soccorrere i feriti. La tecnologia eCall presenta grandi potenzialità in termini di salvataggio di vite umane grazie alla possibilità di ridurre notevolmente i tempi di intervento dei servizi di pronto soccorso, e questo in tutta l'Unione".

Nelle stime diramate dalle stesse autorità del Vecchio Continente, il sistema telematico sarà in grado di salvare fino a 2.500 vite all'anno. Dall'ottobre del 2015, secondo le proposte, tutti i nuovi modelli di autovetture, insieme ai veicoli utilitari leggeri, dovrebbero risultare equipaggiati del sistema eCall 112. I vari paesi membri dovrebbero inoltre assicurare che venga realizzata l'infrastruttura necessaria a ricevere e gestire con tempestività le varie eCall, in centri per le chiamate di pronto intervento che dovranno garantire compatibilità, interoperabilità e continuità del servizio in tutta l'Unione Europea.

(fonte: punto-informatico.it di Mauro Vecchio)

mercoledì 22 maggio 2013

SICUREZZA STRADALE: DALL'AUSTRALIA ECCO IL WATER STOP!

Ogni giorno le metropoli di tutto il mondo si riempiono di veicoli ed il rischio di incidenti è sempre molto alto. Il numero di veicoli in circolazione infatti è sempre in aumento (un pò meno negli ultimi anni a causa della crisi che investe il mondo dell’auto, ma questo è un’altro discorso). 

Da cinquant’anni a questa parte le vetture che percorrono le strade giornalmente sono quasi
decuplicate. Inutile dire che in fatto di sicurezza stradale i provvedimenti da prendere non sono mai abbastanza, partendo dagli accorgimenti applicati nelle ultime autovetture ma senza dimenticare quelli riguardante la segnaletica stradale. A tal proposito vi parliamo di una novità che arriva dall’Australia, tanto curiosa quanto efficace: il Water stop. Tradotto letteralmente significa “stop ad acqua” ed in effetti è proprio quello che è ma andiamo ad illustrarvi in modo più approfondito cos’è e come funziona.

Quelli che senza dubbio sono i più pericolosi sono causati da camion troppo alti che entrano nel tunnel. Alcuni camionisti non danno retta alla segnaletica (magari per distrazione) e finiscono così per causare grossi disagi alla circolazione e danneggiare le strutture interne dello Sydney Harbour Tunnel. Le conseguenze sono disastrose per gli automobilisti che corrono un grosso pericolo e per la comunità viste le dovute chiusure del tunnel per rimediare ai danni.


Per porre rimedio a questi problemi ed evitare che si verifichino nuovamente questi incidenti, una grossa azienda australiana, la Laservision, ha inventato il Softstop, detto anche Water Stop. In poche parole è un grande segnale di Stop situato all’ingresso del tunnel che viene disegnato su di un “muro” d’acqua per mezzo di un laser

E’ scorretto chiamarlo muro poiché in fin dei conti è solamente un getto d’acqua che quindi non provoca alcun danno alla vettura nel caso in cui lo si oltrepassi. Quello che è certo è che viste le dimensioni incita con molta convinzione a fermarsi.


Il curioso segnale viene azionato in automatico quando i precedenti segnali di preavviso non hanno fermato i camionisti oppure gli automobilisti in casi di chiusura temporanea del tunnel o per altri motivi. 

La segnaletica ad acqua resta attiva per un tempo che va da 1 a 2 minuti, generalmente il tempo necessario per interrompere il traffico e successivamente se necessario viene sostituita dalla segnaletica tradizionale.


Vista l’originalità e l’efficacia del sistema, il Softstop potrebbe diffondersi pure in altre città molto grandi e trafficate. Vi lasciamo ora con la registrazione di un telegiornale australiano che ne illustra il funzionamento.
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=NoTMC-uxJoo

(fonte: allaguida.it)

venerdì 17 maggio 2013

LA POLIZIA CONTRO ANONYMOUS ARRESTI E PERQUISIZIONI IN TUTTA ITALIA

Quattro persone sono finite ai domiciliari a seguito dell'operazione "Tango Down" ordinata dalla procura di Roma. Sarebbero responsabili di attacchi ai siti del governo, del Vaticano e del Parlamento e avrebbero agito in nome del movimento hacktivista ma anche per fini personali. Numeroso il materiale informatico sequestrato. Giro di vite mondiale contro i "pirati".

ROMA - La polizia postale ha effettuato quattro arresti nell'ambito di un'operazione contro il crimine informatico. A finire ai domiciliari, quattro hacker che celandosi dietro il nome di "Anonymous" ed approfittando della notorietà del movimento, attaccavano i sistemi informatici di infrastrutture critiche, siti istituzionali e aziende. Oltre ai quattro arresti sono state effettuate perquisizioni a Roma, Bologna, Venezia, Lecce, Torino e Ancona. L'operazione, denominata "Tango Down", ha portato al sequestro di diverso materiale informatico.
Le indagini sono state effettuate dal Cnaipic, il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche della polizia postale, e sono coordinate dalla procura di Roma.

Anonimi. I quattro arrestati sarebbero responsabili anche degli attacchi ai siti del governo, del Vaticano e del Parlamento. Secondo le indagini, i quattro arrestati facevano parte del movimento di Anonymous ma ne sfruttavano il logo per interessi personali. In realtà risalire ai collegamenti reali tra il gruppo hacktivista e chi poi agisce in Rete non è semplice. Capita che singoli hacker agiscano in nome di un collettivo che per definizione non ha volto e tantomeno un ordine o una catena di comando, per lo meno ufficiale. Nella nebulosità della rete hacktivista, può succedere che gli stessi hacker firmino azioni individuali con l'effige del gruppo, la maschera di Guy Fakwes di "V for Vendetta", senza
che questa poi risulti coordinata. E sui canali "ufficiali" di Anonymous attraverso Twitter e spazi web appositi non è raro trovare dissociazioni.
Il web risponde. Le reazioni della comunità hacker italiana e mondiale non sono tardate: "Anonymous reagirà o lascerà i quattro arrestati da soli?" si legge, l'hashtag è #Freeanons. E sono molte le espressioni di solidarietà che arrivano dal mondo della cosiddetta "altra Rete". "Potete arrestare quattro persone ma non potete arrestare un'idea", qualcuno scrive su Twitter, ma nel mondo intero il giro di vite contro gli hacker è evidente: in Usa, il gruppo Lulzsec responsabile di attacchi tra gli altri contro Sony e Nintendo è stato condannato e i quattro aderenti tradotti in carcere. La condanna più breve è a 20 mesi.

(fonte: repubblica.it)

iPatente applicazione per smartphone - da: il portale dell'automobilista.it

iPatente e' l'applicazione gratuita realizzata dal Dipartimento Trasporti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che consente di accedere ai servizi de "Il Portale dell'Automobilista" e di consultare i propri dati relativi a Patente e Veicoli.
iPatente e' un servizio gratuito messo a disposizione dei Cittadini dal Dipartimento Trasporti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L'applicazione iPatente offre un set di se
rvizi immediatamente disponibili senza alcuna registrazione (e' sufficiente scaricare l'applicazione):

- Verifica classe ambientale: verifica la categoria Euro di veicoli e motoveicoli e, nel caso di veicoli con alimentazione a gasolio, dell'eventuale presenza del dispositivo antiparticolato (FAP).
- Ricerca Centri Revisione: trova l'officina autorizzata a effettuare revisioni piu' vicina a te.
- Ricerca Uffici Motorizzazione: trova l'indirizzo e localizza sulla mappa l'Ufficio della Motorizzazione Civile su tutto il territorio nazionale.

Tramite iPatente puoi inoltre accedere ai tuoi dati relativi a patente e veicoli (in questo caso occorre essere registrati al Portale dell'Automobilista):

- Saldo Punti Patente: oltre al saldo aggiornato dei punti sulla tua patente di guida, puoi verificare la scadenza di validità della patente e le variazioni di punteggio con i relativi dettagli.
- Dati di sintesi dei veicoli: per verificare tutti i dettagli dei veicoli che risultano a te intestati, compresa la data di scadenza della revisione.
- Stato pratiche: verifica lo stato di avanzamento del processo di lavorazione delle tue pratiche in corso presso la Motorizzazione, in caso di rinnovo patente, variazione di residenza o di richiesta duplicato a seguito di smarrimento o furto della patente o della Carta di Circolazione.

I dati forniti dall'applicazione iPatente sono gli stessi presenti sul sito "Il Portale dell'Automobilista".

domenica 12 maggio 2013

LE SUPERCAR DELLA POLIZIA DI DUBAI

Gli agenti girano su Lamborghini, Bentley e Ferrari
L'ultimo arrivo: un'Aston da un milione e 400 mila euro



Un milione e 400 mila euro per la Aston Martin One-77,326.000 per la Lamborghini Aventador, 262.000 per la Ferrari FF. E sono solo le ultime auto acquistate dalla Polizia del Dubai per pattugliare le strade dell’Emirato. Poi ci sono anche la Mercedes SLS AMG, la Bentley Continental GT e altre, tutte in livrea bianco verde, i colori del ricco stato del Golfo.

Supercar potentissime ed altrettanto costose oltre che esclusive: della Aston Martin, ad esempio, ne sono stati realizzati solamente 77 esemplari (da cui il nome, One-77) ma è inutile bussare alle porte dell’azienda inglese, sono stati già tutti venduti. Naturalmente, queste «hypercar» saranno usate per pattugliare aree specifiche della città, spesso teatro di corse clandestine. Ma forse è soltanto un altro modo di ostentare ricchezza, dopo la corsa ai grattacieli più alti del mondo o degli hotel a 7 stelle. Intanto, c’è da chiedersi se gli agenti di Polizia che devono guidare queste auto vengano sottoposti a corsi di guida speciali per gestire le superpotenze in gioco: infatti, l’ultima «volante» arrivata a Dubai, la Aston Martin, monta un motore V12 da 7,3 litri e sprigiona 760 CV e 750 Nm di coppia massima. Quanto basta per raggiungere i 350 km/h da un semaforo all’altro, sui lunghi rettilinei di Dubai.

(Autore S. Marzola fonte: motori.corriere.it)

martedì 7 maggio 2013

FLOOME L'ETILOMETRO PER SMARTPHONE, UN PROGETTO TUTTO ITALIANO

È un progetto tutto italiano quello dell'etilometro per smartphone, ideato da un gruppo di studenti universitari.

È uno strumento portatile che sfrutta la stessa dotazione che viene impiegata dalle forze dell'ordine negli etilometri che permetterebbe di conoscere velocemente il tasso alcolemico. Lo strumento si collega attraverso il jack delle cuffie ed a quel punto si avvia l'applicazione che dopo aver soffiato in un beccuccio permette la condivisione del risultato ed anche di chiamare il taxi più vicino nel caso che il risultato del test sia elevato.

Il dispositivo è ancora in attesa di brevetto ma i test svolti dimostrano l'accuratezza del risultato ed al momento è disponibile in prevendita sul web al prezzo promozionale di 65$, con questo importo si può contribuire allo sviluppo del progetto.

Sicuramente un dispositivo utile ai fini della sicurezza stradale.