Via Ormea
Corso Vittorio Emanuele
Il secondo fascicolo, sempre contro ignoti per ora, ha come ipotesi di reato le lesioni colpose, ed è stato aperto in seguito all’incidente avvenuto la mattina de 25 maggio in corso Vittorio Emanuele II, di fronte alla stazione Porta Nuova. In questo secondo incidente è rimasta ferita una cittadina francese di 72 anni, Arlette Goujon, tutt’ora ricoverata in ospedale, travolta da un motociclista proiettato sul marciapiede a causa di un cratere nell’asfalto. «Mentre procedevo verso Porta Nuova - ha raccontato il motociclista, 32 anni, di La Loggia, alla polizia municipale di Torino - ho notato qualcosa davanti alla mia ruota anteriore. Ho sentito la moto impennarsi e sono scivolato. Sono rimasto stordito per alcuni minuti: quando mi sono ripreso mi hanno detto che ero stato io a finire addosso alla signora». La pensionata era a due passi dall’ingresso della stazione, vicino alla fermata dell’autobus.
Anche in questo caso gli operai del Gtt sono corsi a ripianare subito la buca che si trovava lungo la rotaia del tram. Un agente della polizia municipale ha fotografato la voragine documentandone la pericolosità, prima che venisse ricoperta con qualche palata di asfalto. In coso Vittorio Emanuele sono intervenuti anche gli ispettori della procura per effettuare un sopralluogo completo dell’area. Sull’altro lato della carreggiata, quasi all’incrocio con piazza Carlo Felice, gli ispettori hanno fotografato dei blocchi sconnessi sulla strada, «sollevati in modo insidioso».
Burocrazia dei rattoppi
La terza inchiesta è di carattere più generale, e prende le mosse dall’ipotesi di «messa in pericolo di un numero indeterminato di persone» a causa delle strade cittadine dissestate. Nell’ambito di questo filone, il pm ha chiesto alla polizia municipale di fare una mappa delle buche della città. Un lavoro certosino. Inoltre ha disposto più consulenze per accertare sia la disponibilità delle riserve municipali destinate alle manutenzioni delle strade sia le competenze degli uffici incaricati di gestirle. Infatti sono diversi gli enti che, a seconda della natura della buca, si occupano dei rattoppi: ad esempio Gtt e Smat.
Con quest’ultima inchiesta Guariniello vuole verificare quanto sia diffuso il problema delle voragini in strada e dell’asfalto deteriorato. I primi dati forniti dalla polizia municipale sono eloquenti: nel 2012 gli interventi dei vigili sono stati 4094, nel primo scorcio di quest’anno 2022, per un totale di 6116 buche in 16 mesi. Nello stesso periodo si sono verificati 732 incidenti, come conseguenza di buche nel fondo stradale e tombini sconnessi. Tra gli atti del pm c’è anche un esposto presentato dal comitato cittadino strademulte.it, inviato anche al Comune e al sindaco di Torino.
(fonte: lastampa.it; di Massimiliano Peggio)
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