Tra i tre funerali quello più toccante è stato certamente quello di Daniele Carella, il ventunenne che è stato aggredito da Kabobo mentre consegnava i giornali con il papà a dimostrazione della grande buona volontà che ha sempre dimostrato per rendersi utile per gli altri ed è per questo che la Chiesa era davvero gremita di giovani. Nel corso della cerimonia non hanno voluto mancare anche importanti personaggi delle istituzioni e così oltre a Pisapia erano presenti anche il presidente della Provincia Guido Podestà, l’assessore regionale Valentina Aprea, l’assessore provinciale Stefano Bolognini, gli assessori comunali Carmela Rozza e Cristina Tajani, il consigliere Riccardo De Corato. La zona vicino a dove abitava e dove si è svolta la cerimonia, come era stato espresso anche dagli amici, sarà però sempre legata al nome dello sfortunato ragazzo visto che proprio ieri è stato annunciato che la piscina comunale di via Graf sarà intitolata a lui. All'arrivo della salma è partito un applauso da parte di centinaia e centinaia di giovani arrivati da tutta la città, ma commovente è stato anche il lancio dei palloncini a forma di cuore avvenuto al termine della cerimonia.
Il primo funerale, celebrato in mattinata, è stato però quello di Alessandro Carolè, la prima delle vittime rimasto ucciso sul colpo mentre stava semplicemente prendendo un caffè al bar e anche qui erano presenti diverse autorità come Pisapia con gli assessori Pierfrancesco Majorino e Lucia De Cesaris, l'assessore regionale alla Sanità Mario Mantovani, il presidente della Provincia Guido Podestà e il capo della Polizia Locale Tullio Mastrangelo. Nel corso dell'omelia il parroco si è rivolto proprio al povero Alessandro per sottolineare il fatto che lui continuerà a vivere, anche se in modo diverso al fianco dei suoi cari: "Abbiamo bisogno di aiuto e i tuoi familiari dovranno anche affrontare la rabbia perché la sensazione è quella di non avere risposte. Aiutaci a vigilare perché il dolore non si trasformi in odio. Io sono certo che questo tu non lo vuoi". Tante persone in piedi, e anche rimaste fuori sul sagrato, anche nel primo pomeriggio nella chiesa di San Martino, per i funerali di Ermanno Masini, 64 anni, il pensionato che si era fatto benvolere da parte di tutte le persone che lo conoscevano. A rappresentare le istituzioni, il vicesindaco Lucia De Cesaris con gli assessori alla Sicurezza Marco Granelli, al Commercio Franco D’Alfonso e alla Cultura Filippo del Corno, il presidente del consiglio provinciale Bruno Dapei, il presidente del consiglio di zona Beatrice Uguccioni e diversi consiglieri. Ad accogliere il feretro anche Ettore Fusco, sindaco leghista di Opera. Non è stato quindi un caso che il parroco abbia voluto ricordare che gran persona era il povero pensionato e manifestando quindi "la gratitudine di tutta la parrocchia a Ermanno per tutto il bene che ha fatto come volontario, ma anche la mia gratitudine per tutta la collaborazione che mi ha dato con una grande discrezione. La sua vita è stata una grande testimonianza di condivisione, gratuità e operosità per il bene, ma anche la sua morte è stata un supremo insegnamento. Ermanno che pensava all'eterno ci ha insegnato che si può spendere la vita per il bene".

(fonte: milano.ogginotizie.it)
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